
I miei occhi sono foglie verdi
Realizzato nel 2024
I miei occhi sono foglie verdi è una comunicazione, attraverso una serie di immagini di un possibile rapporto tra l’uomo il mondo vegetale.
Gli esseri viventi sono dotati di cellule che comunicano tra loro scambiandosi informazioni, esperimenti su questa scia sono stati effettuati recentemente da biologi come Stefano Mancuso e Barbara Mazzolai sugli organismi vegetali, avanzando l’ipotesi di una capacità di percezione dell’ambiente circostante dalla pianta, ma anche di possibilità di rapporto diretto con l’essere umano.
Collaborando con il dipartimento di Bioscienze dell’università La Statale di Milano, ho potuto addentrarmi tramite la microscopia nel livello cellulare delle piante potendo osservare e comprendere le informazioni provenienti da esse. Ho scelto di raccontare la connessione tra l’uomo e la pianta attraverso un’ibridazione personale.
Grazie al microscopio confocale ho eccitato la clorofilla con la tecnica della fluorescenza che consiste nel fare attraversare il campione da fasci di luce rossa di una data lunghezza d’onda. I fotorecettori del campione di Pothos, generavano una reazione al mio impulso luminoso.
Ho ricavato immagini sintetiche di più “conversazioni” botta erisposta luminosa tra me e il mio pothos.
Essendo la fotografia il mio medium privilegiato, poter dialogare con la pianta tramite la luce è diventata l’azione cardine della mia pratica nel progetto.
Le conversazioni sono accompagnate da fotografie che raccolgono il materiale di ricerca con cui ho lavorato.
Il progetto unisce due esseri viventi opposti nella scala gerarchica, ma anche due periodi storici.
Le teorie di partenza del mio progetto sono studi di biologi come Cleve Backster e Harold Wager, che negli anni ’70 hanno posto l’attenzione su questo possibile rapporto ma non sono state ritenute importanti per l’evoluzione antropocentrica. L’unione di queste teorie e le contemporanee, rende possibile nuove letture dell’elemento naturale. In una società in cui l'uomo si trova a fare i conti con le problematiche del cambiamento climatico e i suoi effetti nel futuro, ragionare sul rapporto possibile verso l'elemento naturale può aprire le porte a nuove possibili soluzioni. Attraverso la scienza, la chimica, abbiamo la possibilità di rapportarci più da vicino con l'elemento e ibridarci con esso per comprendere la sua dinamica di sopravvivenza sul nostro stesso pianeta che per noi uomini è ancora poco conosciuta.








